L’iniziativa Museo Chiama Artista prosegue e rafforza la collaborazione tra MiBACT e AMACI con l’intento di promuovere e valorizzare la rete museale italiana, coinvolgendo giovani artisti a cui commissionare un’opera che potrà circolare nei musei associati, costruendo le basi per la creazione e la fruizione di un patrimonio culturale contemporaneo.
Per la terza edizione di Museo Chiama Artista è stato selezionato, a cura di Ludovico Pratesi e Angela Tecce, il lavoro Bora di Yuri Ancarani, uno degli artisti più originali del panorama italiano, che predilige il video come strumento per raccontare il mondo realizzando opere che si collocano al confine tra i generi.
Bora, nata nel 2011 come progetto in divenire basata sull’interazione tra arti visive e musica, si determinata in quest’occasione come opera autonoma. L’artista registra la natura della Val Rosandra nel Carso triestino, scossa e piegata dalle raffiche di vento (da qui il titolo dell’opera) e le convoglia nello schermo di un televisore Brionvega. Il diffusore dell’apparecchio televisivo trasmette il suono delle folate a cui si sommano le immagini che riportano la forza del vento, imprigionato e reso manifesto mentre scuote le fronde degli alberi e increspa la superficie dei fiumi. «Avvicinandosi il suono della bora viene percepito come violento e potente ma appena ci si allontana sembra di ascoltare un suono quieto e rassicurante, simile a quello del mare».
Gli equilibri tra suono e immagine e le situazioni ai confini del visibile dell’opera di Ancarani saranno ospitate all’interno della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro dal 15 aprile al 1 maggio 2016.
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A cura di Ludovico Pratesi e Angela Tecce
Promosso da MIBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, PaBAAC – Direzione Generale per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee – Servizio Architettura e Arte Contemporanee, AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani
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